Grazie all’attività dell’Associazione Amici di Palazzo Collicola, cresce la collezione del Museo

Grazie all’attività dell’Associazione Amici di Palazzo Collicola, cresce la collezione del Museo

di Davide Silvioli

Su segnalazione dell’Associazione Amici di Palazzo Collicola, organo costituito con lo scopo di affiancare l’attività del museo e incrementarne la varietà dell’offerta culturale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto ha proceduto all’acquisto, presso la casa d’asta “Arcadia” di Roma, di una scultura in ferro di Carlo Lorenzetti, del 1961, e di un disegno, risalente allo stesso anno, del pittore e scenografo russo Eugene Berman, raffigurante Davide e Golia, con datazione e dedica autografa a Giovanni Carandente. 

Con questa importante acquisizione, la Fondazione vuole continuare nella sua attività di valorizzazione e implementazione del patrimonio artistico e culturale della città, rintracciando e recuperando il lavoro di quegli artisti che, nei vari anni, hanno coltivato un significativo legame con il territorio.

In entrambi i casi, difatti, il rapporto con la città di Spoleto e con la figura di Giovanni Carandente è centrale, nonché la relazione con il clima culturale locale di quegli anni, caratterizzato da un livello qualitativo tale da coinvolgere personalità della levatura – nella fattispecie – di Berman e Lorenzetti, permettendo loro di esprimersi al meglio, all’interno di un cotesto creativamente stimolante.

Ricordando la cospicua quantità di bozzetti, disegni e illustrazioni di Berman custodite in location dal rilievo internazionale, fra cui il Museum of Modern Art di New York, la collezione del Museo di Palazzo Collicola si arricchisce di un pezzo che non solo ben rappresenta lo stile dell’autore, sensibile sia al mitico che al descrittivo, ma che racconta anche molto della temperie artistico-culturale cittadina del periodo che l’ha partorito.

Quest’ultimo aspetto è valido anche per la scultura di Lorenzetti che coincide con una riproduzione in scala ridotta della sua “Figura spoletina”, allestita in piazza Campello nel 1962, in occasione della sua partecipazione a “Sculture nella città”. Già dalla titolazione l’opera rivela l’imprescindibile connessione con la città, oltre a costituire un perfetto esempio del linguaggio plastico del grande scultore romano, andando, così, ad accrescere il rilevante patrimonio scultoreo della sede museale.

Facendo anche i conti con le contromisure governative atte a fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria, l’Associazione Amici di Palazzo Collicola ha in preparazione nuove e imminenti iniziative finalizzate a supportare la programmazione del museo.

 

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