Le sale settecentesche di Palazzo Collicola accolgono la personale di Flavio Favelli, tra i principali interpreti della scena contemporanea italiana, nella contrapposizione degli arredi antichi con le opere dell’artista. I lavori di Favelli, infatti, nascono dall’utilizzo di vecchi mobili dismessi, suppellettili ed elementi decorativi oltre ad altri materiali dell’ambito domestico e dal carattere familiare come bottiglie, vasi e vassoi. L’artista reinterpreta quegli oggetti, che custodiscono la memoria e l’identità italiana evidenziando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada, per creare opere che si rivelano stranianti, riconoscibili ma per nulla rassicuranti. Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, presenta anche una serie di cartoline d’epoca che mostrano un collage di vedute di alcune piazze dell’Umbria. Come esplicitato nel titolo dell’esposizione, il riferimento è alla storica trasmissione della Rai, Intervallo, che proponeva in sequenza le immagini da cartolina di piazze e monumenti delle città italiane, nello sfondo sonoro di brani di musica classica. In mostra, contesti urbani diversi si ibridano, comunque accomunati dall’atmosfera riconoscibile della provincia italiana. Fino al 16 ottobre.
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