Lettera agli amici

In tutta l’Italia Centrale, Spoleto è l’unica città, escludendo Roma, che
può vantare un sistema museale che dalla preistoria arriva ai nostri
giorni e, proprio dell’ultima di queste raccolte, vogliamo parlare.
Inaugurata nel 2000 con un primo allestimento provvisorio, la Galleria
Comunale d’arte Contemporanea in Palazzo Collicola conta sulle opere
acquistate nelle varie edizioni del Premio Spoleto, quelle lasciate dal
Prof. Giovanni Carandente (al quale è intitolata), le sculture di Leoncillo
Leonardi, i quadri del Gruppo dei Sei (De Gregorio, Raspi, Toscano,
Marignoli, Orsini, Rambaldi), della scuola di San Lorenzo e le numerose
donazioni degli artisti che in città hanno esposto e che in Umbria sono
nati o hanno deciso di viverci (Antony Caro, Sol Lewitt, Henry Moore,
Giò Pomodoro, Fausto Melotti, Carla Accardi, Alberto Burri, Giuseppe
Capogrossi, Mario Ceroli, Pino Pascali, Stefano Di Stasio, Marco Tirelli,
Paola Galdolfi, Alexander Calder, Richard Serra, ecc.): circa
quattrocento opere su una superficie espositiva di oltre mille metri
quadrati.
Nell’anno appena trascorso, la direzione è passata a Marco Tonelli che,
con straordinaria capacità, ha saputo ripensare materiali e spazi a
disposizione proponendo un nuovo allestimento che, con cura ed
attenzione, documenta l’antico rapporto tra città ed arte
contemporanea.
Perché quanto finora fatto non vada perduto ma, anzi, possa costituire
motivo di vanto e punto di una nuova partenza, si è dato vita
all’associazione “Amici di Palazzo Collicola” che si propone di affiancare
l’attività futura della Galleria cercando finanziamenti privati e
proponendo, di concerto con essa, proprie iniziative nel settore.
Si comincia ad intravedere la fine dello spaventoso tunnel che, ormai da
mesi, stiamo percorrendo e tutti parlano di rinascita.
Per la nostra città, essa non potrà che basarsi sul trinomio: Turismo,
Ambiente e Cultura e, per questo, Ti chiediamo di impegnarti insieme a
noi aderendo all’Associazione nel modo che crederai più opportuno
perché, in fondo, quello che ci salverà sarà la bellezza.

In attesa di poterTi contare tra di noi, un caro saluto.